RIFUGIO CONTRIN

Sui sentieri della Storia: 3^ tappa.

29.06.08

 

Una giornata decisamente fuori dal comune.

 

Partenza alle ore 5,30 alla volta del Rifugio Contrin, per la Manifestazione Solenne che prevedeva l’inaugurazione del Rifugio Bertagnolli nell’ambito delle celebrazioni previste nella ricorrenza del 90° dal termine del primo conflitto mondiale.

Dopo Cima Grappa e Pal Piccolo – Pal Grande, questa era la terza: Novara è stata presente a 2, ha “saltato” i Pal poiché in quella data celebrava la Festa Sezionale a Galliate.

Il programma indicava per il raggiungimento del Rifugio una scarpinata di un ora e mezza, in realtà ne occorrono oltre 2 se chi le percorre è un buon camminatore abituato alle fatiche della salita, Figuriamoci!

Con i mie 100 e oltre kg ed il mio pacchetto di sigarette quotidiano, sono arrivato alla meta ad Alzabandiera avvenuta, lasciando sul sentiero litri di sudore.

Fortunatamente il nostro Alfiere Sezionale ben più agile, meno pesante e.. con qualche anno in meno, anticipandomi ha potuto portare in vetta il nostro Vessillo per tempo e seguire tutta la manifestazione. Io sono arrivato una decina di minuti dopo, il nostro Presidente Nazionale aveva appena iniziato la sua Allocuzione, mi sono perso l’Alzabandiera ma eravamo comunque presenti.

Sarebbe stato disdicevole alzarsi alle 4,30 percorrere quasi 400 km e non poter partecipare.

Prima del ritorno un panino con lo speck e formaggio (tanto per stare leggeri e poter camminare) e finalmente in pianura, con le gambe come 2 pezzi di legno e la vista appannata dal sudore, ma poi.. il piacere di una birra fresca e cambiarsi d’abito, finalmente una maglietta asciutta.

Partiamo, si ritorna!

Rientro previsto dal mio navigatore satellitare ore 20,11: illusione!

Traffico e ancora traffico e limiti di velocità assurdi, da rispettare, dovrei dire per senso civico, ma in realtà per paura delle  contravvenzioni, visto che il mio GPS mi segnalava la presenza degli autovelox molto frequentemente.

Finalmente Milano, siamo vicini, i pannelli informativi autostradali invitano alla prudenza causa forti pioggie: sono matti, cade appena qualche goccia.

In realtà il matto sono io, di lì a poco si aprono le cateratte del cielo ed un diluvio che non permette di vedere a 20 metri, molti si fermano, speriamo di galleggiare.

E pensare che scherzando dicevo a Sannino “speriamo che piova un po’ così mi pulisce il parabrezza”, mi ha preso in parola, mi ha lavato l’auto.

Finalmente alle 21,30 circa dopo aver accompagnato Sannino, posso distendere i piedi sotto il tavolo di casa mia davanti ad un piatto di pasta: la sognavo!

Sono comunque soddisfatto, abbiamo fatto quello che si doveva.

Alle volte il raggiungimento di un fine richiede qualche sacrificio anche imprevisto, ma fa parte del gioco della vita.

Penso però, che se l’anno prossimo vorrò ripetere l’esperienza dovrò decidermi a rinunciare a qualcuno dei miei kg e delle mie sigarette, o in alternativa partire alle 4 del mattino se non il giorno prima, per non incorrere nel rischio di perdermi di nuovo l’Alzabandiera.

 

 

Antonio Palombo

 

 

 

 

 

 

 

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